Santuario della Madonna di Pasano – Sava 

 

a cura di Linda Mancino

Sulla strada provinciale 118, che da Sava conduce a Lizzano, a circa 4 km dal centro abitato, è situato il Santuario dedicato alla Vergine di Pasano. Il sito, come testimoniano i rinvenimenti di tombe e corredi, era già abitato in epoca ellenistica, romana e bizantina; in seguito, ospitò per alcuni secoli il casale di Pasano, abbandonato verso la metà del XVI secolo, a vantaggio di altri casali, come Sava. Tuttavia, non decadde l’edificio di culto. 

L’attuale santuario fu edificato per volontà e devozione del popolo savese, sotto la direzione dei Padri Gesuiti tra la fine del 1600 e il 1712, e sostituisce un’altra chiesetta, le cui strutture sono state portate alla luce, addossate al muro dell’altare maggiore. 

Alla chiesa è legato il cosiddetto ‘Miracolo dello Schiavo’, avvenuto nel 1605 (al suo interno sono custoditi il masso e il ceppo di ferro): secondo la tradizione, un masso di pietra spezzò il ceppo di ferro avvolto alla caviglia di uno schiavo non cristiano, al servizio di un signore del luogo, dopo che questi si era rivolto alla Vergine di Pasano, per chiedere la grazia; seguì la conversione e il battesimo dello stesso, che prese il nome di Francesco. Ai lati dell’edificio, esternamente, furono eretti sei contrafforti, dopo gli effetti del terremoto del 20 febbraio 1743, mentre all’interno l’altare in pietra leccese, in stile tardo barocco, racchiude l’icona, di tradizione bizantina, della Vergine con Gesù Bambino. 

Bibliografia

M. ANNOSCIA, Il Santuario della Madonna di Pasano presso Sava: cronaca, leggenda e tradizione, in “Lu Lampiune”, anno IX, n.1, 1993, pp. 325-340.
G. PICHIERRI, Omaggio a Sava, a cura di Vincenza Musardo Talò, Edizioni Del Grifo, Lecce, 1994;
d. P. PESARE LA CAPPELLA DELLO SCHIAVO E IL PROCESSO DEL MIRACOLO. L’edicola di Fra’ Sciannibbuli, Triemme s.r.l, Manduria, 2000.
A. CAMPO, L’antica cappella ritrovata presso il santuario dedicato alla Madonna di Pasano – Sava. (L’articolo è apparso per la prima volta sul mensile comunic@re numero 68, anno X, dic. 2014).